

TRAMA
Don Camillo l’energico prete e Peppone il battagliero sindaco hanno in comune una Piazza quella di Brescello, un Paese della Bassa che si trova tra il fiume e il monte. Gli eterni rivali nati dalla Penna di Guareschi tornano per rivivere ancora una volta le roccambolesche
avventure e questa volta non saranno in Bianco e Nero..
NOTE DI REGIA
Il Don Camillo che incontreremo si rivolge a Dio come un Bambino intento a nascondere le marachelle ad un suo genitore, il Cristo dell’altar maggiore, quindi, diventa la voce della sua coscienza, con la quale, avrà da confliggere parecchie volte per raggiungere il bene comune e la serenità con sè stesso
e con il suo rivale da sempre ma amico per sempre Peppone.
La scenografia sarà essenziale ma versatile, capace di trasformarsi di volta in volta nei vari ambienti della storia: dalla piazza di Brescello,
passando per un vagone letto fino ad arrivare a Roma. Il gioco scenico sarà quindi basato su una forte fisicità, dove gli elementi scenici verranno utilizzati in maniera creativa per evocare i vari luoghi dell’azione. L’obiettivo è riportare in vita le atmosfere genuine e ironiche di Guareschi, dando spazio sia alla comicità e ai battibecchi tra Don Camillo e Peppone, sia ai momenti di riflessione e umanità che rendono questi personaggi così amati e senza tempo.